Lettera aperta dell'Associazione per la protezione dell'ambiente del Karystia meridionale al Primo Ministro italiano Paolo Gentiloni
Oggi 15/9/2017 nella "Efimerida ton Syntakton" leggiamo nell'articolo: "Atene-Roma, investimenticon audacia" tra altre dichiarazioni del primo ministro italiano Paolo Gentiloni in merito alla collaborazione tra Grecia e Italia nel campo dell'energia eolica:
"Abbiamo ENEL nel settore dell'energia eolica, con un progetto di investimenti che sta procedendo immediatamente, per un importo di 300 milioni di euro, nelle fonti energetiche rinnovabili".
Queste dichiarazioni sono state fatte a Corfù, durante una riunione del primo ministro italiano con la sua controparte greca Alexis Tsipras.
Da quanto detto, concludiamo che non è del tutto consapevole dell'appello del Consiglio di Stato
dell'Associazione per la Protezione dell'Ambiente del Karystia meridionale, come se non fosse una decisione pendente dalla corte più alta del nostro paese, o finge di ignorare i motivi.
Perché Alexis Tsipras non lo ha corretto?
Noi preferiremmo non credere che il Primo Ministro Italiano ha fatto la sua frenetica visita nel nostro paese per rafforzare la posizione della società italiana ENEL, che attualmente si trova in una situazione di disagio per l'ordine del Consiglio di Stato sulla sospensione delle operazioni a Kafirea in Evvia meridionale.
Ma la dichiarazione specifica che ha fatto in questo momento particolare sembra molto simile a una pressione indiretta del signor Alexis Tsipras.
Negli ultimi giorni è stato noto dai giornali quotidiani che è in corso un tentativo di svalutare le azioni della corte più alta del paese in materia di parchi eolici nel Karystia meridionale e ora questa affermazione relat
iva fatta dal primo ministro italiano, è stata aggiunta a questa.
Protestiamo per la dichiarazione imprecisa del signor Paolo Gentiloni e lo invitiamo a ritornare a questo argomento e correggere il suo errore.
Associazione per la protezione dell'ambiente del Karystia meridionale (SPPENK)